Piano per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.)

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Obiettivo prioritario del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo, in modo tale da salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni.

Tipo documento:
  • Atto normativo

Descrizione

Obiettivo prioritario del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo, in modo tale da salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti, nel quadro di una politica di governo rispettosa delle condizioni ambientali e di uno sviluppo sostenibile.

Il Piano per l’assetto idrogeologico (PAI), richiesto dalla L. 03.08.1998 n. 267 – e s.m.i. e dalla L. 11.12.2000 n. 365 – e s.m.i., si configura come stralcio funzionale del settore della pericolosità idraulica ed idrogeologica del Piano generale di bacino previsto dalla L. 18.05.1989 n. 189 – e s.m.i. e dalla L.R. 25.05.1999 n. 13 – e s.m.i..

L’ambito di applicazione del PAI è relativo ai bacini idrografici regionali elencati e cartografati nell’Allegato B della L.R. 25.05.1999 n. 13 – e s.m.i..

Il progetto di piano è stato approvato con delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino n. 13 del 30 aprile 2001.

Il PAI è stato adottato, in prima adozione, con delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino n. 15 del 28 giugno 2001; a seguito delle osservazioni alla prima adozione del piano e alle loro istruttorie, il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino ha adottato definitivamente il PAI, con delibera n. 42 del 7 maggio 2003 (seconda e definitiva adozione).

La Giunta Regionale con deliberazione n. 872 del 17 giugno 2003 ha trasmesso il Piano al Consiglio Regionale e con deliberazione n. 873 del 17 giugno 2003 ha approvato le misure di salvaguardia ai sensi della L.R. 25.05.1999 n. 13, art. 12 – e s.m.i., decorrenti dal 12 settembre 2003 data di pubblicazione sul BUR Marche n. 83 e vigenti fino all’entrata in vigore del Piano.

Il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) è stato approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 116 del 21 gennaio 2004 e pubblicato sul supplemento n. 5 al BUR Marche n. 15 del 13 febbraio 2004.

Successivamente all’approvazione del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) sono stati approvati degli atti che modificano parte degli elaborati allegati al PAI di cui alla Deliberazione di Consiglio Regionale n. 116 del 21 gennaio 2004. L’elenco degli atti di modifica che interessano il Comune di Senigallia sono:

Codice di perimetrazione: F-08-0022
Tipo di modifica: suddivisione
Atto di riferimento: Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Regionale n. 18/SABN del 03.06.2011


Codice di perimetrazione: F-09-0010
Tipo di modifica: riperimetrazione
Atto di riferimento: Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Regionale n. 13/SABN del 30.01.2013


Codice di perimetrazione: F-09-0010
Tipo di modifica: riperimetrazione
Atto di riferimento: Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Regionale n. 15/SABN del 14.02.2013


Codice di perimetrazione: E-07-0001
Tipo di modifica: riperimetrazione
Atto di riferimento: Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Regionale n. 11/SABN del 16.11.2015


Con delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale delle Marche n. 68 del 8 agosto 2016 e’ stato approvato, in prima adozione, l’Aggiornamento 2016 al PAI e con delibera della Giunta Reginale n. 982 del 8 agosto 2016 sono state approvate le misure di misure di salvaguardia, scadute in data 08.09.2019.

Gli elaborati tecnici dell’aggiornamento sono stati approvati con Decreto n. 49 del 27 luglio 2016 del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Regionale, successivamente rettificato con i Decreti n. 55 del 26 settembre 2016 e n. 61 del 24 ottobre 2016.

A seguito della decadenza delle misure di salvaguardia e in attesa della definitiva approvazione dell’Aggiornamento 2016 PAI, il settore sub-distrettuale per la Regione Marche dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (ABDAC) – con nota prot. 7292 del 21.10.2019 – ha comunicato agli Enti territoriali competenti all’applicazione del PAI, sia lo stato della procedura di approvazione della variante, sia le proprie indicazioni operative per il periodo transitorio, in attesa della definitiva approvazione.

Con deliberazione n. 20 del 20 dicembre 2019 (pubblicata sulla G.U. n. 74 del 21.03.2020), la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale ha adottato, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 65, comma 7 del D. Lgs. n. 152/2006, le misure di salvaguardia, nelle more dell’aggiornamento dei rispettivi strumenti di pianificazione relativi all’assetto idrogeologico, nelle sole aree attualmente non soggette ad alcuna specifica regolamentazione di competenza dell’Autorita’ di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, identificate nella citata deliberazione ed applicate alle aree individuate nelle tavole cartografiche allegate alla deliberazione medesima.

Dal 22.03.2020 entrano in vigore le misure di salvaguardia per un periodo di 90 giorni entro il quale saranno emanati idonei Decreti del Segretario Generale dell’Autorità di distretto per aggiornare i PAI con le nuove condizioni di pericolosità e rischio definite dalle mappe adottate dalla Conferenza.

La Conferenza ha ritenuto che le mappe della pericolosità e del rischio sono da considerarsi vere e proprie previsioni in aggiornamento rispetto alle mappature già realizzate per i PAI – Piani di Assetto Idrogeologico – già vigenti nel distretto e pertanto ha ritenuto di adottare, ai sensi dell’art. 65 comma 7 del D. Lgs 152/2006, idonee misure di salvaguardia per quelle nuove aree di esondazione individuate nell’aggiornamento delle mappe di pericolosità e rischio ad integrazione di quelle già delimitate nei PAI.

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