Descrizione
Partito con un concorso di idee bandito ed attuato tra il 2007 ed il 2008, il Piano Strutturale del Verde del comune di Senigallia, si è subito posto un obiettivo ambizioso: dotare la città di uno strumento innovativo (sono poche le esperienze italiane in tal senso), strategico per il migliorare la qualità della vita di una città fatta di abitanti, turisti, studenti, ognuno con le proprie necessità, i propri desideri, la propria visione.
Tale obiettivo, strategico, ambizioso e senza dubbio complesso, necessitava dunque di una programmazione altrettanto complessa, che riuscisse a tenere insieme i molteplici aspetti che lo caratterizzavano: da quello ambientale a quello urbanistico, da quello dell’identità locale a quello della crescita culturale, da quello della condivisione delle scelte a quello della operatività del piano stesso.
Lo strumento individuato, senza dubbio innovativo, è stato quello del laboratorio permanente del verde, attivato presso la sede dell’amministrazione comunale, con la responsabilità scientifica dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna (referenti prof. Alberto Minelli, facoltà di Agraria, e prof. Simona Tondelli, facoltà di Architettura e Pianificazione Territoriale), con l’ausilio di professionisti locali (2 agronomi, Daniele Marzi e Alessandro Pettinari, e 4 architetti, Silvio Argentati, Monica Bocci, Michele Gasparetti e Roberto Zappacosta)che già avevano partecipato al concorso di idee, e che hanno svolto il ruolo di tutor per gli studenti ed i dottorandi di ricerca che hanno partecipato al lavoro di redazione del Piano.
Contenuti del piano
Il Piano ha tutte le caratteristiche di un piano-programma di ultima generazione, con una fase di analisi molto accurata, che ha riguardato sia gli aspetti botanico-vegetazionali (con la redazione di un vero e proprio censimento informatizzato del verde presente nella zona urbana), che quelli storici, insediativi e della mobilità.
Altro elemento importante della fase analitica, è quella relativa a tutti gli altri strumenti presenti o in corso di redazione (basti pensare al Piano Generale del Traffico Urbano o al Piano Particolareggiato del Centro Storico, ma anche a progetti importanti quali quello della ex Sacelit-Italcementi); non si tratta dunque di un piano fine a se stesso, ma di un programma che legge, valuta ed integra, dal punto di vista del sistema degli spazi aperti, tutti i piani ed i progetti che costituiscono il futuro della città.
Inoltre, ulteriore elemento di interesse, è l’utilizzo dell’analisi S.W.O.T. (uno strumento di valutazione molto utilizzato nel campo della pianificazione strategica, che serve a mettere in luce i problemi e le potenzialità dei diversi sistemi) quale metodo diagnostico della gran quantità di informazioni assunte nella fase di analisi.
L’analisi S.W.O.T. è stata condotta sulla base del suddivisione del territorio in 5 sistemi o paesaggi (spazi verdi, paesaggio urbano, paesaggio rurale, acque, spiaggia).
La fase di analisi si conclude con una tavola sintetica dei 5 paesaggi, nella quale si evidenziano le caratteristiche salienti del territorio, i problemi e le potenzialità strategiche da cui partire per elaborare la parte progettuale.
Anche per quanto riguarda l’elaborazione della parte progettuale, l’obiettivo di fondo è stato quello del continuo interfacciarsi tra i diversi aspetti ed i diversi livelli che entravano in gioco in un sistema complesso quale quello degli spazi aperti.
Essa si compone infatti di:
Una visione di insieme, o metaprogetto, che individua nella relazione tra i parchi urbani e le aree verdi (sia in direzione nord-sud, dal parco della Cesanella al Ciarnin, sia in direzione est-ovest, dai giardini Morandi al fiume Misa), a loro volta collegati con le emergenze architettoniche, la chiave attraverso la quale progettare, riqualificare e più in generale mettere a sistema i giardini ed i parchi, i viali alberati, le piste ciclabili, il lungomare ed i percorsi che portano verso la campagna.
Tavole progettuali nelle quali si evidenziano in maniera più dettagliata i diversi elementi che costituiranno la rete individuata nella tavola precedente: aree verdi, spazi pubblici, piste ciclabili, viali alberati, percorsi panoramici, nelle loro reciproche interrelazioni.
Linee guida e schede operative relative alle diverse tipologie di elementi che entrano nel progetto, quelli che nella fase diagnostica erano denominati “paesaggi” (Parchi e Giardini, verde funzionale, Paesaggio Urbano, Paesaggio Rurale, Acque, Spiaggia), per ognuno dei quali sono individuate le prestazioni progettuali da raggiungere, sulla base dell’analisi dello stato di fatto, e la modalità attraverso cui intervenire, anche utilizzando, in via esplicativa, le schede di dettaglio relative agli elementi più importanti ( i parchi, le piazze, il lungomare, i fiumi, le diverse tipologie di strade e viali, gli spazi di pertinenza delle scuole, i parcheggi)
Un abaco delle soluzioni progettuali relativo ad alcune strade (via dei Pini, via Rovereto, via Dalmazia, via Mercantini, via Bolzano, via Verdi, via Pasubio), che rappresentano le “buone pratiche” nella progettazione del verde, utilizzabili per tutte le situazioni tipologicamente assimilabili a quelle analizzate.
Il processo di partecipazione
L’ultimo aspetto da evidenziare, è quello della fase di partecipazione, che ha accompagnato l’intero processo di redazione del PSV: dal convegno di premiazione dei vincitori del concorso di idee, nel novembre 2008, momento di discussione pubblica sui temi del verde e del paesaggio, al coinvolgimento del Consiglio Municipale dei Ragazzi, che hanno svolto il ruolo di accompagnatori del gruppo di lavoro nella loro prima visita alla città, e delle associazioni ambientaliste cittadine, che hanno potuto dare il proprio contributo, seguendo tutta la fase di redazione del piano e visionando gli elaborati che venivano prodotti, e all’ultimo forum, nel dicembre 2009, all’interno del quale si è presentato il Piano Strutturale del Verde, in cui si è chiesto ai cittadini di fare proposte ed osservazioni, che sono state poi effettivamente recepite nella versione approvata il 13/01/10 in Consiglio Comunale.
Il Piano Strutturale del Verde e tutti i suoi allegati sono scaricabili dai link sottostanti.