Descrizione
Venerdì sera 26 luglio 2024, quando è stato aperto il portone d’ingresso del Museo per consentire l’accesso al pubblico, si è riversata all’interno del chiostro una “marea” di persone ansiose di assistere al concerto in programma: Rapsodia italiana, con il Maestro Federico Mondelci direttore e sassofono solista, la Italian Saxophone Orchestra composta da 12 giovani ma già esperti sassofonisti, e un interprete illustre, Gianni Iorio bandoneon solista.
Nell’iniziale saluto al pubblico la direttrice del Museo Ada Antonietti ha ricordato che anche il concerto rientra nel programma organizzato per ricordare il centenario dalla nascita di Sergio Anselmi e che l’idea del concerto nel Museo nacque proprio con il Professore nel 1985 e non si è interrotta da allora fino ai nostri giorni.
Federico Mondelci ha diretto i suoi attuali bravissimi allievi della Italian Saxophone Orchestra da lui costituita, primo in Italia, nel 1985, in una suite da George Gershwin, per poi passare a brani sempre più moderni e con melodie che hanno fatto risaltare la straordinaria fusione delle diverse voci dei sassofoni, dal sopranino al soprano fino ad arrivare al basso. Si è poi unito al gruppo dei sassofoni un interprete di prestigio, Gianni Iorio, che con il suo bandoneon (del quale ha spiegato nascita e possibilità) ha introdotto nel concerto musiche molto ritmate, come lo straordinario Armando’s Rhumba di Chick Corea, o Adios Nonino o Libertango di Astor Piazzolla.
Non si può descrivere l’emozione suscitata nel pubblico dall’intesa tra dodici sassofoni, un bandoneon, e il sassofono-guida. Gli assolo del sassofono di Federico Mondelci e del bandoneon di Gianni Iorio hanno impreziosito un concerto già di per sé straordinario in un ambiente assolutamente magnifico, con il gioco di luci che ha fatto risaltare anche l’eleganza dei capitelli delle colonne del chiostro.